Ci sono artisti i cui nomi sono noti solo agli appassionati e che il grande pubblico ignora, ma che ciononostante vivono da nababbi e che per il loro settore sono autentiche star. I loro nomi, fra gli altri, sono Michael Giacchino, Alexandre Desplat o Danny Elfman e sono gli autori di colonne sonore.
L’immaginazione al comando
Avete mai pensato a come vengono composti gli accompagnamenti per film, cartoni animati, videogiochi? Ognuno di questi specifici prodotti di intrattenimento ha regole proprie, ma in comune c’è una base di studi classici: ognuno dei personaggi che lavora in questo mondo ha alle spalle conservatori o insegnanti di strumenti come pianoforte o violino. È l’esecuzione a essere diversa di volta in volta.
La musica da casinò
Un esempio evidentissimo è quello della musica per sale da gioco. Che siano online od offline poco importa: il concept è di essere rassicuranti, di non distrarre né agitare i giocatori.
L’eccezione alla regola si ha in momenti particolari della vita da sala, per così dire, quando per esempio si deve sottolineare una vincita, magari ottenuta dopo aver sbloccato un bonus senza deposito di StarCasino: solo allora sono permesse marce che non esiteremmo a definire trionfali. Cosa curiosa, queste devono molto al lavoro di un altro celebre autore di colonne sonore: John Williams, il decano del settore, per tutti quello di Guerre Stellari.
Nel mondo del cinema, come in quello dei videogiochi, la musica deve enfatizzare la narrazione, sottolineare i momenti drammatici e più dinamici dell’azione.
Lo avrete senz’altro notato scommettendo alle slot, dove si ricalcano questi schemi, divenuti famosi con gli arcade anni Ottanta: è allora che i videogiochi sono diventati paragonabili a dei minifilm, e che i compositori hanno iniziato a interessarsi anche a questo tipo di prodotti, arrivati dunque ad avere una loro dignità solo in tempi relativamente recenti.